giovedì 13 settembre 2012

Juventus college

Al via 'Juventus college' a Vinovo

Marotta: 'L'etica sportiva sara' una delle materie'

TORINO - Provare a diventare Del Piero ma anche una persona istruita: per gli 82 ragazzi che frequentano lo 'Juventus College' di Vinovo, la missione-scommessa è questa. Il club torinese, innovativo anche su questo aspetto, dopo essere stato il primo in Italia a costruirsi uno stadio di proprietà, lo è anche nel settore educativo. "Il nostro è solo un contributo per fare diventare normale ciò che in Italia è straordinario, come la nostra scuola - minimizza l'amministratore delegato juventino Beppe Marotta, presente questa mattina alla piccola cerimonia del saluto del presidente Agnelli ai ragazzi per l'inizio dell'anno scolastico, il primo nel College bianconero - perché all'estero funziona così praticamente ovunque in Europa. Siamo i primi in Italia con questa esperienza, ma il nostro Paese è ancora il fanalino di coda".
Non solo più collegio, quindi, ma liceo vero e proprio (Scientifico delle Scienze applicate) riconosciuto dalle autorità scolastiche, che ha scelto di seguire la sperimentazione didattica attraverso l'indirizzo delle nuove tecnologie (secondo i principi del Centro studi Imparadigitale), non solo i dispositivi elettronici sostituitivi dei libri cartacei che i ragazzi potranno usare in classe, ma anche nei servizi scolastici, come il registro digitale e altri simili.
Gli stranieri (e sono parecchi) potranno ottenere diplomi parificati con le scuole dei Paesi d'origine: insomma, mentre si impara a giocare a calcio (dai giovanissimi nazionali alla Primavera), si va avanti parallelamente nella scuola - ben sapendo che non tutti potranno permettersi una carriera da professionista -, senza perdere tempo e senza sprechi di percorso scolastico per spostamenti da un luogo all'altro, visto che tutto è concentrato nella casa della Juventus.
"In un momento in cui si parla tanto di fair play - aggiunge Marotta - è giusto assumersi questa responsabilità sociale , perché in Italia c'é la grossa lacuna di coniugare l'attività sportiva con quella agonistica. Sono rarissimi i calciatori professionisti laureati. L'etica sportiva sarà di sicuro una delle materie che insegneremo".
Non a caso, infatti, il progetto educativo, realizzato con la collaborazione della Fondazione Agnelli, è stato sviluppato con il supporto dell'Istituto Internazionale Edoardo Agnelli, una delle scuole salesiane, che con la centenaria esperienza degli oratori hanno accumulato una esperienza di prim'ordine nel campo dell'educazione guidata attraverso lo sport e la socializzazione.

 

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